venerdì 28 settembre 2012

Le nostre impressioni sulla giornata di domenica scorsa

Domenica scorsa a Thiene si respirava una strana aria… 

A Villa Fabris, un gruppo di privati ha deciso di utilizzare uno spazio pubblico della bella Thiene per promuovere il golf. A noi è sembrata un'occasione d'oro per far sentire la nostra voce agli appassionati del settore, e quindi abbiamo chiesto al Comune di Thiene uno spazio per poter fare informazione sullo scempio che sta succedendo a Sarcedo. Il Comune di Thiene ci ha concesso lo spazio, anche se non a Villa Fabris, bensì al Bosco. La cosa non ci ha scoraggiato, e ci siamo presentati al Bosco con gazebo, materiale informativo e tanta voglia di confrontarci con chi di passaggio sull'argomento golf e ambiente.

E domenica a Thiene qualcosa è effettivamente cambiato: siamo riusciti a creare uno spazio di dibattito e confronto con la cittadinanza, uno spazio di riflessione e dialogo che è stato ben accolto dai thienesi e non solo. Infatti durante l’intero pomeriggio i passanti si sono avvicinati incuriositi al nostro banchetto e hanno discusso con noi di speculazione edilizia, ambiente e crisi; si sono lamentati dell’attuale situazione politica e ci hanno esortato a continuare con la nostra battaglia. Una cosa è certa: a chi frequenta il Bosco il progetto ‘campi da golf’ non piace! 



Dopo una fase di entusiasmo iniziale per le tante persone che sono passate di lì e si sono fermate ad ascoltarci, un dubbio ci ha scosso: ma se qui c’è tutto questo movimento, figurati a Villa Fabris quanta gente c’è! Incuriositi siamo andati a dare un’occhiata: il parco di Villa Fabris non è mai stato così deserto come nel pomeriggio di domenica 23. Non c’erano nemmeno gli organizzatori!  Questo ci fa pensare che il golf non sia tra gli sport preferiti da chi vive a Thiene e dintorni. 






A questo punto ci sono sorti ulteriori dubbi: perché costruire dei campi da golf che nessuno nelle nostre comunità vuole? Ma soprattutto, qual è la vera ragione che spinge i nostri governanti a voler continuamente a ‘stuprare’ il nostro territorio per costruire qualcosa che nessuno vuole e che addirittura risulterà dannoso per i cittadini stessi? Per noi la risposta è abbastanza semplice: il profitto e la speculazione (edilizia nel caso di Sarcedo). Ci sembra che si preferisca favorire il profitto di pochi a scapito di intere comunità. 

La giornata di domenica per noi è stata un vero e proprio successo: l’interesse dei passanti, il supporto e il consenso registrati ci hanno galvanizzato. Ora più che mai abbiamo dimostrato che la nostra è una giusta causa perché è una battaglia di civiltà largamente condivisa, anche fuori dai confini di Sarcedo. Noi vogliamo dire NO al al campo da golf a Sarcedo, NO allo stupro ambientale, NO alla cementificazione delle nostre comunità! Faremo tutto quanto possibile per non permettere a chi dovrebbe rappresentarci di mettere a rischio il nostro futuro per il profitto di pochi.

ACQUA, TERRA, ARIA SONO BENI COMUNI E NOI LI DIFENDEREMO

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